Creare etichette vino
studio grafico specializzato nella consulenza e progettazione dell'identità visiva, packaging, brochure e altri supporti stampati per i settori food & beverage, health & beauty, home care e farmaceutico, industrial, collaboriamo con importanti industrie dell’Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte Liguria e Toscana.
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COME CREARE UN ETICHETTA CON UN ILLUSTRAZIONE

L’etichetta è uno dei tratti più iconici di ogni bottiglia di vino: per questa ragione i brand blasonati e le aziende più intraprendenti ricorrono spesso alle illustrazioni. Un modo per rassicurare il pubblico fidelizzato e catturare l’attenzione di nuovi, potenziali clienti.

Tutti noi tendiamo a scegliere un’etichetta che ci attrae: i brand più affermati ne sono ben consapevoli, ma non per questo limitano la loro inventiva. La sperimentazione, come pure la capacità di assecondare le esigenze del mercato, è necessaria per ribadire una posizione di forza quanto lo è per provare a rovesciarla. Per questa ragione sia le grandi cantine che le medie produzioni più sensibili da tempo lavorano sempre più sul packaging: creare etichette di vino originali e riconoscibili significa colmare – o confermare – un gap di notorietà con i propri competitor.

L’illustrazione: una firma d’autore sull’etichetta

 

I soggetti delle illustrazioni da sempre sono stati legati al mondo del vino: la mappa del territorio di produzione, lo stemma di famiglia, le scene bucoliche della vita contadina. Negli ultimi anni gli elementi ricorrenti si sono presentati in maniera sempre più diversificata, e a loro si sono affiancati soggetti più originali. Un’evoluzione prevedibile in un mercato sempre più competitivo: un’etichetta fuori dagli schemi può essere un modo per differenziarsi e creare uno storytelling evocativo e riconoscibile. In alcuni casi, questi lavori hanno coinvolto l’intera brand identity, trasformando il restyling di un’etichetta in un vero e proprio rebranding dell’azienda.

Creare etichette di vino per la stampa

 

Fin dalla progettazione, pensiamo alle etichette come a una stampa su carta: un lavoro capace di abbinare riproduzione industriale e artigianalità manuale. La stessa dei monaci amanuensi, tra i primi grandi viticoltori: creare un’etichetta di vino per noi di Studio 4 è un lavoro che ha a che fare con la creatività della mente, ma anche con la fatica delle mani. Che siano quelle del viticoltore, dell’illustratore o del tipografo. L’illustrazione, del resto, da sempre è associata alla genuinità: e il gesto della mano che lavora la vite non è poi così distante da quello di chi, attraverso un’immagine, racconta la storia di un vino rappresentandone gusto, storia, segreti.

Illustrazioni e nobilitazioni di stampa: un binomio inscindibile

 

Molte illustrazioni sono ideate già in funzione delle nobilitazioni di stampa che si utilizzeranno: per creare un’etichetta di vino è opportuno pensare anche ai vari effetti di stampa e alla loro applicazione su formati, linee e prodotti diversi. Un tratto molto netto permette di realizzare immagini facilmente vettorializzabili, che possono quindi essere riprodotte in qualsiasi scala, dal semplice packaging al pannello espositivo.

Non mangiare niente che la tua bisnonna non riconoscerebbe come cibo.
Michael Pollan, “In difesa del cibo”

 

Studio4 si allinea a Slowfood proponendo una nuova visualizzazione dell’etichetta che affianca l’etichetta obbligatoria e accanto alle indicazioni previste dalla legge, fornisce informazioni sui produttori, sulle varietà vegetali e sui territori dove sono coltivate, sulle razze animali allevate, sulle tecniche di coltivazione, di allevamento e di lavorazione, sul benessere animale…

Per giudicare la qualità di un prodotto, infatti, non bastano analisi chimiche o fisiche e non è sufficiente neppure la degustazione. Qualunque approccio tecnico non tiene conto di ciò che sta alle spalle di un prodotto – l’origine, la storia, la tecnica di trasformazione – e non consente al consumatore di capire se un cibo è prodotto nel rispetto dell’ambiente e della giustizia sociale.

La comunicazione che accompagna normalmente i prodotti infatti, spesso è mistificante: fa riferimento a mondi contadini colmi di poesia, presunte tecniche tradizionali, vaghi richiami a sapori antichi.

Elementi evocativi in realtà lontanissimi dalle effettive qualità dei prodotti pubblicizzati.

Lo testimoniano gli elenchi di additivi e ingredienti di natura ignota ai più riportati sulle etichette dei prodotti che riponiamo nei nostri carrelli della spesa, lontani anni luce dalle immagini e dagli slogan della pubblicità, e scarseggiano le informazioni che possano consentire scelte consapevoli.

Spesso sono addirittura i prodotti più sani e autentici a essere penalizzati: le loro etichette sono legali ma scarne, e non rendono giustizia ai formaggi, ai dolci, ai salumi straordinari sui quali sono applicate.

Secondo Studio4, la qualità di un prodotto alimentare è innanzi tutto una narrazione, che parte dall’origine del prodotto (il territorio) per raccontare tutte le fasi successive di lavorazione. Soltanto la narrazione può restituire al prodotto il suo valore reale.